domenica 27 dicembre 2015

La vita è un debito.. siamo in debito!

Ho 32 anni e convivo da 5, o forse 6 anni. Non sono un'amante delle date, non mi fossilizzo su un anniversario dimenticato. Diciamo che con me si vince facile!
Non ho figli e non sono sposata. Oggi sposarsi costa una valanga di soldi, e tra debiti ereditati e frenesia lavorativa, non si può più fare.
Io sono una semplice impiegata, che da Ravenna va a lavorare a Faenza (circa 40km). Sì, comodo.
Quindi entrando alle ore 9.00 parto di casa almeno alle 8.00. Uscendo dall'ufficio alle 18.00 arrivo a casa alle 18.40/19.00 traffico permettendo. Esco alle 18.00 tra musi lunghi di colleghe superiori che ti controllano e fanno meno di te (lavorativamente parlando). Ora funziona così.
Devi dedicare la tua vita al lavoro, perchè fanno credere ad altre persone che sono esattamente come te, anzi, forse valgono meno, di doverti controllare per prendersi meriti. Meriti? Sì, meriti. Forse gli danno qualche soldo in più e consentono a loro, spie, di lavorare meno e prendere più di te. Perchè loro possono. Beate voi creature superiori.
Oggi come oggi non puoi rischiare di perdere il lavoro o cercarne uno migliore.
Soldi soldi soldi... non si vive più di amore per essere felici.. devi avere i soldi!!!!
Anche se tu ti accontenti, avrai sempre qualcuno vicino a te che non lo è per questione di soldi. Per paura che equitalia ti invii un'altra raccomandata, per paura che per un passo sbagliato ti portino via la casa.
E' un mondo marcio, e il marcio può solo diventare putrido. Avete mai visto una mela marcia che è tornata matura e buona?! No.
Da piccola il mio sogno era la villa di Barbie, ora è far sparire tutti i debiti della mia famiglia, che ha sempre lavorato e non ha mai rubato. Forse è quello il vero problema. Non aver mai rubato.
Chi ruba alla fine è felice, alla fine la passa liscia. Gli onesti perdono sempre!
Basta controllare alcuni sondaggi dove viene indicato che le persone arroganti hanno sempre più successo e riescono a farsi strada. Quelle pacate e modeste? Ah no quelle non fanno al caso del nostro sistema. Chi lo ha deciso?! Io no ma mi devo adattare. Devo ma non voglio.

martedì 7 aprile 2015

Piccoli ricordi

Avevo 3 anni e odiavo andare a l'asilo! Non che poi non mi divertissi, anzi.. ma ogni volta era una lotta per entrare. Mi facevo venire il mal di pancia, la nausea.. Mi hanno portata più volte dal dottore per capire cosa potessi avere. Ma nulla. O meglio: era ansia!
Ebbene sì, già dai miei primi anni di vita soffrivo di ansia.
Eppure i ricordi più spassionati, divertenti, dolci.. sono proprio di quel piccolo grande asilo.
Le gite in giro nelle campagne, dove io sfoggiavo già un super fashion paio di occhiali con pagliaccio ai lati. Riguardare quelle foto mi fa sorridere: quant'ero buffa! Chissà cosa ci trovavo di così bello in quegli occhiali orribili.
Ero anche l'ultima che venivano a ritirare, o meglio, la mia mamma lavorava e arrivava sempre all'ultimo. Quante volte ho pensato di essere stata abbandonata. Mi lasciavano lì con la maestra dall'unto in faccia. Si dava talmente tanta crema che era sempre lucida. Non l'amavo particolarmente, forse proprio per quel suo viso strano. Fortunatamente non veniva spesso. Mi sa che era la supplente.
Non so voi, ma io già a 3 anni spiavo i maschietti fare pipì e mi sono anche fatta sgamare dalla maestra. Chissà che peccato avrò mai commesso!!! Noi bimbi bianchi con un compagno neretto... per me era normale capire di che colore avesse il pipino. Pura cultura personale!!! Maliziose quelle maestrine. Tanto io già andavo sotto i tavoli e facevo vedere la mia patatina.. ma non la facevo toccare!!!!!!!!!!!!!